Link Project

Il Link Project, nato nel 1994 dopo lo sgombro dell’Isola nel Kantiere (un altro centro sociale importantissimo per la scena hip hop), è stato il primo centro di produzione culturale indipendente d’Italia.

La sede era un ex magazzino farmaceutico situato in via Fioravanti 14, dietro la stazione ferroviaria di Bologna Centrale; pian piano venne sistemato e reso sempre più agibile. Un labirintico spazio di 5 sale: blu, bianca, schwarzraum, sala nera, dance hall, un ampio bar, uno dei primi internet point e una libreria. Quindi i laboratori di produzione, fra cui quello dell’House Organ: una rivista bimestrale (di cui trovate tutti i numeri nella sezione Storie) con editoriali, articoli, approfondimenti che spiegano e raccontano le scelte che portavano tutti coloro che facevano parte del Link a organizzare determinati eventi che trovate elencati nella programmazione.

Tutte cose di cui si sente parlare ancora oggi, che probabilmente hanno anche formato una generazione, ed è per questo che il Link ha un ruolo chiave nella Notte Italiana.

Gli eventi che si producevano al Link alternavano spettacoli di teatro di compagnie come Virgilio Sieni o Societas Raffaello Sanzio, dj set di Aphex Twin o Plastikman, concerti di Panasonic, Massimo Volume e Amon Tobin, reading, retrospettive cinematografiche da Marcel Broothaers a quella su Guy Debord, installazioni audiovisive, festival musicali come Angelica e Distorsonie o d’arte performativa come Incursioni e Hoops.

Tutte cose di cui si sente parlare ancora oggi, che probabilmente hanno anche formato una generazione ed è per questo che il Link ha un ruolo chiave nella Notte Italiana.