NOTTE ITALIANA ALLA BIENNALE

biennale programma Alla 14. Mostra Internazionale di Architettura, nell’ambito di Monditalia, Zero ha presentato Notte Italiana: una nuova testata on line che ripercorre la storia del clubbing nostrano e racconta com’è cambiato il mondo della notte dagli anni 60 ad oggi.

Una due giorni, il 30 e il 31 agosto 2014, di talk, film, testimonianze, un party e molto materiale inedito, dove per la prima volta abbiamo ragionato su una ricognizione architettonica dei luoghi del divertimento e dell’evasione coinvolgendo le icone e parlando della musica della notte italiana.

Tre sono state le macro aree analizzate, l’architettura radicale e le discoteche, la Riviera Romagnola e il Link Project di Bologna (il programma completo lo trovate qui). Nelle immagini che seguono trovate le persone con cui ci siamo confrontati e che sono riuscite ad attrarre con i loro racconti decine e decine di persone che si sono fermate nello Spazio D delle Corderie dell’Arsenale.

 

L’ARCHITETTURA RADICALE E LE DISCOTECHE

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Da sinistra: Gian Piero Frassinelli (architetto e archivista di Superstudio), Riccardo Benassi (artista e curatore di Notte Italiana), Emanuele Zagor Treppiedi (night editor di Zero e curatore di Notte Italiana), Catharine Rossi (insegnate e ricercatrice della Kingston University), Carlo Caldini (architetto di Gruppo 9999) e Bruno Casini (esperto di musica).

 

LA MONTAGNOLA, LA PIRAMIDE E IL DISTRETTO DEL DIVERTIMENTO ITALIANO

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Al tavolo da sinistra: Giovanni Tommaso Garattoni (architetto e grafico dell’Aleph e dello Slego), Daniele Baldelli (dj della Baia degli angeli), Davide Nicolò (consulente artistico), Principe Maurice (performer e vocalist), Cirillo (dj del Cocoricò), Emanuele Zagor Treppiedi (night editor di Zero e curatore di Notte Italiana), Flavio Vecchi (dj dell’Ethos Mama Club), Maurizio Clemente (manager di Flavio Vecchi e Ricky Montanari), Pier Pierucci (direttore artistico dello Slego e del Cellophane).

 

LINK PROJECT: IL PRIMO CENTRO DI PRODUZIONE D’ARTE CONTEMPORANEA IN ITALIA

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Da sinistra: Carlo Antonelli (GQ Italia), Andrea Amichetti (Zero e curatore di Notte Italiana), Daniele Gasparinetti (fondatore del Link Project), Silvia Fanti (fondatrice del Link Project e curatrice della sezione teatro), Emanuele Zagor Treppiedi (night editor di Zero e curatore di Notte Italiana), Luca Vitone (artista e curatore del festival Incursioni), Mauro Borella (curatore della sezione di musica elettronica), Riccardo Benassi (artista e curatore di Notte Italiana)

 

Dopo i talk c’è stata la festa ai Magazzini del sale dove sono accorse molte persone per festeggiare Notte Italiana con il sound house rivierasco di Ricky Montanari e Flavio Vecchi, preceduti dal veneziano Spiller che ha scaldato per bene l’impianto e i primi curiosi. Anche il Principe Maurice ha regalato grandi emozioni con le sue pose e la sua voce.

 

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Nella gallery che segue trovate molte altre foto sia dei talk che della festa e anche quelle della Cinemaratona di domenica dedicata a film e documentari italiano sulla musica e sul clubbing italiano.

Il lavoro proseguirà su questo sito dove daremo una prima restituzione dei materiali portati alla Biennale con un lavoro a quattro mani: Zero curatori di Notte Italiana e OMA curatori della 14. Mostra Internazionale di Architettura.

Qui di seguito il video-report ufficiale della Biennale di Venezia