In questi numeri potrete trovare: il primo editoriale, la programmazione dei primi due mesi in cui compare un interessante seminario sul plagio e una retrospettiva dedicata al lavoro in video di Antonio Rezza. Dopo i primi due mesi, che servono per iniziare ad ambientarsi, troverete l’organigramma ovvero come ci si prefiggeva di organizzare le cose al Link dandogli una struttura visiva oltre che pratica, trovate il Neural Party e l’Ambient Dub Rave Party, la prima programmazione del Cinema Nootropico Notturno (da Star Trek al porno) e la collaborazione con il festival Riccione TTVV. Infine la dancer zone con precisazioni sulla connessione mente-chiappe, un’ampia parentesi sulla video-arte e l’attenzione, che verrà portata avanti, verso il teatro.
Rivista Link Project, primo numero aprile-maggio 1994